La cultura è come la sorgente che alimenta il torrente: se si staccasse diventerebbe secco. Di questa sorgente, fanno parte la famiglia e il lavoro: senza lavoro e famiglia l'uomo non sa più chi è, si trova smarrito e vagabondo.
Cardinale Angelo Bagnasco, 24 giugno 2014, S.Giovanni Battista
... Può girare il mondo in lungo e in largo, può raccogliere successi e accumulare ricchezze, ma – in fondo al cuore – si sentirà senza terra né patria: di nessuno, tristemente... solo di se stesso. Anche la società, quando taglia le proprie radici spirituali e culturali, perde il volto e diventa debole anche nell'incontro e nel dialogo. Il lavoro oggi è una terra incerta, e la famiglia è sempre più attaccata dal pensiero unico che la ritiene un ferro vecchio. La si vuole aggiornare – così si dice - rendendo sempre più deboli i legami, dimenticando gli interessi prioritari dei figli che hanno bisogno di un padre e una madre certi e stabili; la si intende equiparare ad altre forme incomparabili; non la si sostiene a sufficienza nell'insostituibile missione di generare ed educare nuove vite. E così la società diventerà sempre più debole, in mano a poteri forti. La società è forte solo se si fonda sulla verità della famiglia com'è sempre stata e da cui veniamo; e se mette in campo tutte le energie per difendere e creare occupazione per tutti. E' forte non per escludere ma per includere, non per ritirarsi ma per allargare l'orizzonte in modo intelligente e ordinato. E' forte se, come il Battista, ha il coraggio di dire la verità senza cedere ai luoghi comuni, a chi urla, a chi ha più megafoni per farsi sentire. E' forte se ha il coraggio di dire le verità che non mutano senza allinearsi ai padroni di turno, se questi deragliano dal bene e dalla giustizia.
Cardinale Angelo Bagnasco, 24 giugno 2014, S.Giovanni Battista