Giornata delle Famiglie zona Levante - condivisione
Festa delle Famiglie zona Levante - condivisione della giornata
“Avete in casa un tesoro che potete usare soltanto voi due” Il cardinal Bagnasco ha parlato agli sposi presenti all’incontro per le famiglie dei vicariati del Levante, sabato 31 ottobre. Sacramento del matrimonio, educazione, famiglia: erano in molti ad ascoltarlo, e molti a vivere quella giornata di festa. “Famiglie in festa”, con gli sposi a ascoltare e riflettere e i bambini a percorrere itinerari di gioco e riflessione sulla casa e sulla famiglia, animati da giovani e da giovani genitori, in uno scambio che si è fatto rete, come da tempo auspica il Papa e come propone l’Arcivescovo. Rete di famiglie in festa, perché “la logica è quella del sostegno- ha detto Bagnasco, la rete che aiuta, come in Africa hanno il clan …noi abbiamo, per esempio, i gruppi famiglia nelle parrocchie” Insieme: è fondamentale. 
L’Arcivescovo di Genova ha portato echi dal Sinodo sulla Famiglia appena concluso, di cui il Santo Padre tirerà le fila con una Esortazione apostolica, ma l'importante, ha detto Bagnasco, é che si sia pregato e pensato insieme: al Sinodo raccogliendo materiale dalle diocesi del mondo, ma anche riflettendo in diocesi, qui “a casa”, come si è fatto in questi due anni dedicati alla famiglia. Fragilità affettive, individualismo, difficoltà economiche: la famiglia è sofferente. Ma il Sacramento del matrimonio, ha con passione ricordato, è uno scrigno che contiene il tesoro della Grazia Sacramentale, che gli sposi forse conoscono e “sfruttano” poco, perche “Dio stesso ti dà il diritto ad avere ciò che lui ti regala”. In quello scrigno stanno forza luce fiducia fedeltà e capacità di sacrificio, e gli sposi possono attingervi a piene mani: è un incontro con Gesù e configurazione a lui. C’è un popolo di famiglie che vive così, ed è la speranza che le guida. 
“La famiglia è di Dio, non è nostra, e non crollerà mai” aveva detto a quelle coppie di sposi la mattina lo psicologo Ezio Aceti, un intervento trascinante su famiglia, educazione e un occhio particolare alla coppia che deve curare se stessa, per fare il bene dei figli. “Stasera esco con mia moglie” deve dire un paio di volte al mese il papà ai bambini, ed è una ricetta importante per l’unità degli sposi: “ E chi è?” potrebbe rispondere il figlio. Ecco, spesso i genitori sono protesi sui figli, e dimenticano di essere, loro, protagonisti della famiglia. E’ vedendo i genitori che desiderano stare insieme, che i bambini possono capire, inconsapevolmente, che provengono da quell’amore lì! “Impariamo in ginocchio dalla famiglia di Nazaret- ha detto Aceti- e non importa se siamo fragili: i nostri figli hanno comunque bisogno di luce”. Occhi e cuore pulito, possiamo fare come i pellicani che danno ai loro piccoli il pesce già masticato, filtrando attraverso la cura per i figli quanto a loro, del mondo, deve arrivare misurato sulla loro capacità di comprensione, sensibilità, accoglienza. Un lavoro, quello dell’educazione: non per nulla papa Benedetto XVI volle che la Chiesa per 10 anni si concentrasse sull’educazione.
Scritto da Daniela Ghia
